Classificazione
La Cicogna nera (Ciconia nigra), è una specie monotipica appartenente alla famiglia dei Ciconiidae che riunisce 17 specie appartenenti a 6 generi; i componenti di questa famiglia sono uccelli di grandi dimensioni diffusi nelle zone tropicali, subtropicali e temperate del mondo. Tutti sono caratterizzati da un corpo robusto e allungato con zampe, collo e becco lungo, quest’ultimo grosso e appuntito. Sono ottimi volatori. La famiglia dei Ciconiidae appartiene a sua volta all’ordine dei Ciconiiformes, un gruppo di uccelli di medie e grandi dimensioni comprendente altre quattro famiglie: Ardeidae, Threskiornithidae, Balaenicipitidae e Scopidae. L’ordine dei Ciconiiformes è piuttosto antico nella scala evolutiva ed è collocato tra i Phoenicopteriformes e gli Anseriformes.
Alimentazione
La ricerca di cibo avviene principalmente in zone umide poco profonde e lungo i corsi d’acqua fluviali. La dieta è composta prevalentemente da pesci che possono arrivare fino a 25 cm di lunghezza; secondariamente si nutre anche di anfibi, insetti, piccoli mammiferi, uccelli, rettili e crostacei.
Distribuzione
La Cicogna nera ha manifestato negli ultimi decenni un trend d’espansione significativo in svariati comprensori continentali nei quali si era estinta da tempo. Lo status positivo di questo Ciconiiformes è avvalorato dalle neocolonizzazioni che hanno investito l’Austria (Bauer & Glutz, 1966), la Francia (Loisau, 1977), il Belgio (Overal, 1989), il Lussemburgo (Pierre, 1988) mentre nella nostra Penisola è comprovato dalla prima nidificazione italiana (Bordignon, 1995), da un incremento delle coppie piemontesi e da nuovi episodi riproduttivi nel centro-sud Italia tra cui nell’areale del Parco Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane (Mordente et alii, 1988, Bordignon, 1999, Bordignonet alii, 2003 a). In Europa la Cicogna nera nidifica in modo piuttosto continuo nel settore centro-orientale; vi è poi, isolata, la popolazione della Penisola Iberica. La consistenza della popolazione europea è attualmente stimata in circa 6300- 9600 coppie (BirdLife International 2000). La Cicogna nera è il Ciconiidae con il più ampio areale riproduttivo, questo va dalla Penisola Iberica fino alla Cina, una piccola popolazione isolata è presente in Sud Africa.
Habitat
Contrariamente alla congenere Cicogna bianca (Ciconia ciconia), la Cicogna nera frequenta le zone forestali, preferibilmente caducifoglie, in prossimità di fiumi e zone umide, generalmente lontano da aree urbanizzate. In alcune zone dell’areale (pianure del Caspio, altopiano Etiopico) frequenta anche aree aperte scarsamente boscate.
Identificazione
La Cicogna nera è un uccello di notevoli dimensioni, la lunghezza totale è compresa tra 95 e 100 cm, l’apertura alare tra 145 e 155 cm; i sessi sono simili. L’adulto ha testa, petto e parti superiori neri, con riflessi metallici tendenti al verde; le ascellari, la parte inferiore del petto, l’addome, il sottocoda sono bianchi. Il becco, le zampe e le parti nude intorno all’occhio sono rosso intenso. L’iride è bruno scuro. Il giovane ha una livrea meno appariscente, le parti nere sono brune e le parti nude sono verdastre; il piumaggio adulto è acquisito a partire dal secondo anno di età. Il pulcino alla nascita è ricoperto di piumino bianco, il becco è giallo e le zampe sono rosa. Il riconoscimento in natura è piuttosto facile, in volo la sagoma è caratterizzata da collo e zampe allungati e ali molto ampie con le remiganti nettamente distanziate. Vista inferiormente è molto evidente il contrasto tra le parti bianche del corpo e le ali scure. Il volo è caratterizzato da battiti potenti e profondi, l’animale spesso sfrutta le correnti ascensionali di aria calda per raggiungere in volteggio grandi altezze per poi compiere lunghe scivolate.
Migrazione
Ad eccezione delle popolazioni della Penisola Iberica e del Sud Africa, che sono parzialmente residenti, le popolazioni nidificanti nell’Europa centrale e orientale hanno i loro quartieri di svernamento nell’Africa tropicale; le popolazioni nidificanti nei Paesi dell’Asia settentrionale svernano invece nei Paesi del Nord della regione Indiana e Indocinese. La principale rotta migratoria delle popolazioni europee passa per il Bosforo, altre due importanti rotte passano una per Gibilterra e l’altra per lo stretto di Messina. La migrazione si svolge generalmente in piccoli gruppi. La Cicogna nera raggiunge i quartieri di nidificazione europei nei mesi di marzo e aprile. La migrazione autunnale ha inizio in agosto e prosegue nei mesi di settembre e ottobre; singoli individui possono transitare anche nei mesi successivi e occasionalmente trattenersi anche durante l’inverno, come nel territorio del Parco
Riproduzione
Il nido è costruito da un grosso intreccio di rami che può raggiungere 1,5 metri di diametro; questo viene costruito di norma su grossi rami, nel tratto medio-alto dell’albero. Nella porzione meridionale dell’areale è frequente la costruzione di nidi in anfratti o cenge su pareti rocciose, in forre fluviali o aree montane. Se non intervengono fattori limitanti, anno dopo anno il nido viene di solito rioccupato. La deposizione avviene alla fine di aprile e le uova, di solito 3-5, sono incubate da entrambi i sessi per un periodo di 32-38 giorni. Dopo la schiusa, un adulto sorveglia costantemente i pulcini per i primi 10- 15 giorni. I giovani sono alimentati dai genitori tramite rigurgito. L’involo dei giovani avviene all’età di 63-71 giorni. In Italia nel periodo 1994-2002 il successo riproduttivo (numero di giovani involati/numero di coppie che hanno deposto) è stato di 3,1 (Bordignon et al. 2003 b). Le aree di nidificazione sono poste generalmente al di sotto dei 1000 m.s.l.m., eccezionalmente possono arrivare fino a 2000 m.s.l.m (Sud Africa). La maturità sessuale è raggiunta nel terzo anno di vita. L’individuo più vecchio di cui si è a conoscenza ha raggiunto in natura l’età di 18 anni, in cattività la specie ha superato i 31 anni.